Comunali 2022 Gaetano Ambrosiano motiva la sua scelta di appoggiare il progetto di Riccardo Mastrangeli
«Dall ’altra parte non c’era alcuna idea. Nessuna visione di città. Qui c’è la possibilità di costruire qualcosa d’importante»
«Perché ho deciso di lasciare l’inesistente campo largo? Semplicemente perché non c’era un’idea, non c’era una visione di città, non c’era un progetto. Di tutto si parlava tranne che delle persone, della qualità della vita dei cittadini. E poi non c’era condivisione di alcunché. Quando ho provato a contattare il candidato
a sindaco del Pd Marzi, di cui, tra l’altro, ero stato il primo ad accettare il nome, ho trovato solamente indifferenza e netta chiusura al dialogo. Mi è stato
detto che per ogni cosa mi sarei dovuto rivolgere al Pd. A quel punto ho capito che la mia esperienza in quel contesto non poteva andare avanti. In Riccardo Mastrangeli, invece, ho trovato una persona aperta al dialogo, molto ricettiva con cui ho potuto avviare un percorso costruttivo di condivisione di idee, progetti e
valori per l’esclusivo bene dei cittadini e della città, per dare a tutti le stesse possibilità e opportunità ». Così, senza infingimenti, senza giri di parole, senza ambiguità Gaetano Ambrosiano, ex segretario provinciale di “Articolo Uno”, ha motivato le ragioni della sua uscita dal “campo largo” di De Angelis per abbracciare il
progetto amministrativo di Riccardo Mastrangeli, sostenuto da liste civiche e da liste di partiti di centrodestra. «Il campo largo – ha proseguito Ambrosiano – è un’entità che non esiste, semmai esisterebbe un campo progressista, al quale mi sento di appartenere, che, però, non è prerogativa soltanto dei movimenti e delle forze politiche che guardano a sinistra, ma è il terreno di confronto di tutti coloro che hanno a cuore il bene delle persone. La guerra in Ucraina ha spazzato via un certo mondo che conoscevamo e certi schemi e ha posto tutti davanti a interrogativi molto forti, in primis quello di come rimettere al centro del tutto le persone. Ma alcuni personaggi a sinistra mi sembrano ancora legati a vecchie logiche superate dalla storia. Molti potrebbero non capire la mia scelta che, in realtà, è facilmente spiegabile: io non mi candido contro qualcuno, è un modus agendi che non appartiene in alcun modo al mio background culturale, io mi candido, invece, per costruire qualcosa per tutti». «La mia adesione alla lista di Riccardo Mastrangeli – ha concluso Ambrosiano – è maturata dopo una lunga riflessione, a seguito,
anche, delle vicende relative alle manovre sulle alleanze in vista della individuazione del candidato sindaco del centrosinistra, coalizione che manca totalmente
di un programma concreto per Frosinone. Sono convinto che al centro dell’azione politica e amministrativa debbano esserci le persone e le loro esigenze, dando particolare risalto ai temi ambientali, che hanno un impatto considerevole in termini di qualità della vita.Comedetto io mi definisco un progressista. Riccardo conosce e apprezza la mia visione, perché l’impegno a lavorare per il futuro della propria comunità è un sentimento trasversale, che non conosce bandiere. La nuova amministrazione sarà fondamentale per consolidare il cambiamento iniziato e offrire nuovi contributi a una visione di città, aperta, plurale, che metta l’interesse dei cittadini al primo posto». In fase di presentazione di Ambrosiano, che si candiderà nella lista civica “Mastrangeli sindaco”, il candidato a sindaco del centrodestra ha voluto sottolineare come per convincere Ambrosiano sia bastata «la convergenza programmatica e il dialogo su idee e progetti. Noi non offriamo privilegi ad alcuno; semplicemente diamo la possibilità a chiunque di poter dare il proprio contributo per la crescita della città. La candidatura di Ambrosiano dimostra ancor di più come il progetto amministrativo che stiamo portando avanti sia il progetto della città, che va oltre ogni steccato ideologico». «Ambrosiano ha voluto prendere
le distanze da un certo tipo di sinistra da cui abbiamo ereditato debiti che ci hanno tolto dal bilancio cinque milioni, ogni anno, da dieci anni ad oggi. Un’eredità
pesante, questa, lasciata proprio da chi, adesso, vuole riproporsi alla guida della città. Gaetano offre da tempo il proprio contributo al tessuto politico e sociale del nostro capoluogo. Le sue posizioni e la sua visione di città hanno trovato forti convergenze nel nostro programma, con il quale intendiamo completare la rivoluzione iniziata dieci anni fa con l’amministrazione Ottaviani. Ambrosiano darà alla coalizione un valore aggiunto, all’interno di una lista che includerà una pluralità di voci provenienti dalla società civile, da diverse esperienze politiche e culturali. L’adesione di Gaetano Ambrosiano è stata dettata dalla convergenza sui progetti da realizzare, nel solco della “Frosinone del fare” che contraddistingue la nostra impostazione amministrativa. Il focus è sugli obiettivi da portare avanti, insieme, nell’interesse dello sviluppo del capoluogo, al di là dei percorsi individuali e delle differenze, che per noi rappresentano una grande ricchezza
e un motivo di confronto e di crescita. La “Frosinone del fare” è l’unico modello di concretezza che i nostri cittadini hanno potuto apprezzare e toccare con mano,
mentre i famigerati “campi larghi” sono svaniti nel nulla per assenza di persone abituate a lavorare, sui progetti concreti di risanamento e di sviluppo della
città» ha concluso Mastrangeli. Alla conferenza stampa era presente anche il già presidente del comitato civico “Laboratorio Scalo” Anselmo Pizzutelli che
dovrebbe candidarsi nella lista “Mastrangeli sindaco”. Un altro avviso ai naviganti molto pesante del candidato a sindaco di centrodestra.