La risposta Il candidato a sindaco del centrodestra replica ad alcune esternazioni di altri competitor dei giorni scorsi: «Il nuovo stadio comunale e aver risanato il bilancio dell’ente gravato da 50 milioni di debiti sono due veri fiori all’occhiello»
Dieci anni di risultati. Tutti un vero fiore all’occhiello. Il candidato a sindaco del centrodestra, Riccardo Mastrangeli, risponde ad alcune esternazioni dei giorni scorsi arrivate da altri competitor.
«Sono assolutamente d’accordo sul fatto che si debba essere sinceri con i propri concittadini – ha dichiarato Mastrangeli – e l’amministrazione Ottaviani, in dieci anni di consiliatura, ha sempre
scelto la trasparenza e la sincerità in merito alle attività poste in essere, anche quando si è trattato di compiere scelte difficili o impopolari. Penso, ad esempio, alla scelta di portare avanti un
piano di rientro decennale per risanare 50 milioni di debiti lasciati dalle precedenti amministrazioni: il piano, approvato dalla Corte dei Conti e giunto alla sua fase conclusiva, ha messo non solo in sicurezza i conti del Comune, ma ha anche salvaguardato le imprese e i fornitori (e, quindi, centinaia di famiglie) che vantavano un credito nei confronti dell’Ente. Altri esponenti politici avrebbero preferito che il Comune di Frosinone imboccasse la strada della dichiarazione di dissesto: una scelta “pilatesca”, questa, che da un lato avrebbe penalizzato le società creditrici con conseguenti perdite di posti di lavoro e liquidità, e dall’altro avrebbe obbligato l’Ente a tagliare servizi essenziali a scapito di tutti i cittadini di Frosinone».« Nonostante l’oneroso piano
di rientro – prosegue Mastrangeli – il Comune di Frosinone ha potuto investire in opere a beneficio della collettività, implementando il patrimonio pubblico, realizzando il Parco Matusa, il nuovo stadio comunale Benito Stirpe, la nuova sede comunale di Palazzo Munari. E, sempre per amor di verità, a proposito dello stadio comunale, magari va ricordato quanto dichiarato alla stampa dal presidente Maurizio Stirpe a settembre 2017, in occasione della presentazione della terza struttura di nuova generazione in Italia: “Avere finito questo stadio in un anno – ha continuato Stirpe – è stato un vero miracolo. È una delle imprese più belle che ho visto realizzare nella mia vita imprenditoriale, considerato che non era per nulla scontato che si riuscisse a cogliere questo tipo di risultato. E tutto ciò stato possibile perché c’è stata una convergenza di volontà e tutti hanno remato dalla stessa parte. Un’opera fortemente voluta anche dal sindaco Nicola Ottaviani
cui va il mio ringraziamento.(…). In passato e durante la campagna elettorale ho ascoltato le prese di posizione di chi sosteneva che questo intervento si sarebbe dovuto realizzare solo con il contributo del privato senza la collaborazione del pubblico. Io dico solo questo: quando siamo saliti in serie A, mentre tutti festeggiavano, io già pensavo alle risorse da reperire per il nuovo stadio, per allestire la squadra e per la realizzazione del centro sportivo dove oggi ci alleniamo; fare queste tre cose contemporaneamente non è stato semplice. Se il Comune non ci avesse aiutato nella costruzione dello stadio, quest’opera non si sarebbe fatta e non avremmo potuto rafforzare la squadra per la massima serie. Senza il contributo del sindaco e del Comune non saremmo
arrivati a questo punto”».