La raccolta differenziata produce effetti benefici per le tasche dei frusinati
Le notizie positive per quanto riguarda la Tari riguardano anche il 2022. L’amministrazione Ottaviani, infatti, è riuscita nel compito, non semplice, di ridurre le tariffe, rispetto al 2021, in media del 5% per le utenze domestiche e del 3% per le utenze non domestiche. Nel capoluogo, con il superamento del 70% della raccolta differenziata, grazie alla grande collaborazione da parte delle famiglie e dei singoli, è aumentato il risparmio per i cittadini. La riduzione delle tariffe sullo spazzamento e conferimento dei rifiuti urbani (Tari) è avvenuto grazie al considerevole aumento della raccolta differenziata (oltre il 70% della raccolta totale), che ha visto ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti in discarica, e al recupero continuo sull’elusione e omissione tributaria che colloca il Comune di Frosinone tra i comuni più virtuosi. Quest’anno, gli uffici hanno dovuto confrontarsi con le nuove regole dettate dall’Autorità per la regolazione dell’energia, le reti e l’ambiente (Arera) che ha dato avvio, come noto, al secondo periodo di regolazione tariffaria per il settore dei rifiuti, con le indicazioni relative al metodo tariffario rifiuti, valido per il periodo dal 2022 al 2025, stabilendo nuovi principi in base ai quali procedere all’individuazione dei costi ammessi a riconoscimento per la determinazione delle tariffe Tari. Le nuove disposizioni hanno un forte impatto sulle attività gestionali degli uffici, interessando sia le utenze domestiche che le non domestiche. Occorre premettere che gli obblighi di cui trattasi entreranno in vigore solo dal 1º gennaio 2023, ma già da quest’anno l’Ente ha dovuto individuare la modalità con cui si configura il proprio servizio, sulla base del livello qualitativo previsto nel contratto di servizio vigente, prevedendo i relativi costi nel Pef. La raccolta differenziata fa la… differenza a FROSINONE